Francesca Zuccato

La domanda sorge spontanea: “ma cosa c’entrano i videogiochi con la scrittura narrativa?” Beh, nel mio caso sono stati una parte fondamentale del percorso che, prima inconsapevolmente e poi sempre più nel concreto, mi ha resa un’autrice.
Ma partiamo dall’inizio.

Nel 2017 ho aperto un canale YouTube di divulgazione videoludica dedicata a Metal Gear Solid, una serie di videogiochi storica, iniziata nel lontano 1987 e conclusa solo nel 2015 ideata da Hideo Kojima.

Per via del lungo lasso di tempo nel quale la saga è stata pubblicata, la trama è nota per essere particolarmente intricata e scoraggia molti giocatori dall’avvicinarsi al prodotto. Io, nemmeno a dirlo, non rientro nella fetta di pubblico che si lascia facilmente abbattere da intrecci narrativi, intrighi politici e personaggi sfaccettati. Dopo aver giocato la saga nella sua interezza, ho iniziato a confrontarmi con altri appassionati e ho sentito la necessità di condividere la mia personale interpretazione alla trama e dei personaggi con il maggior numero di persone.

Il mio obiettivo era ben definito: volevo creare un’enciclopedia dei personaggi, raccogliendo maggiori informazioni possibili da fonti online e non. Fin da subito, mi sono resa conto che il lavoro nel quale mi stavo imbarcando era più complesso di quanto sembrasse: un singolo video approfondimento richiedeva una grande mole di lavoro e non solo di montaggio grafico. In primis, ogni filmato necessitava di una scalettatura e stesura che narrasse cronologicamente le vicende e analizzasse la scrittura e l’evoluzione del personaggio in questione.

Inizialmente, i video erano pensati per essere puramente informativi, giornalistici. La mia passione per la psicologia ha però preso il sopravvento, trasformandoli in interpretazioni estremamente personali delle vicende narrate nei giochi.
In breve tempo, i miei video hanno riscosso un discreto successo proprio per via della loro unicità. Era come se ci fosse pezzetto di me in ognuno di loro e in breve tempo ho iniziato a essere considerata sui social un’esperta della saga di Metal Gear Solid.

Dopo diversi anni trascorsi a narrare le avvincenti trame pensate da Hideo Kojima, ho iniziato sentire il bisogno di raccontare storie che mi appartenessero. Dare la mia interpretazione dei personaggi che amavo non mi bastava più, volevo che la mia voce si sentisse con maggiore intensità. Se i miei video piacevano al pubblico proprio per come erano scritti, allora sarei riuscita a creare delle storie tutte mie da condividere con il mio seguito?

In cerca di questa risposta, nel 2020 ho iniziato la stesura del mio primo romanzo. “Delvery Dreams” è nato proprio per soddisfare la mia voglia di raccontarmi attraverso la narrativa e poter creare personaggi che avessero qualcosa da dire e comunicare, proprio come aveva fatto Hideo Kojima. Proprio come c’era un pezzetto di me in ogni video dedicato ai suoi personaggi, posso dire con affetto e un pizzico di orgoglio, che c’è una parte di lui nei miei libri.